Il desiderio di solcare nuovi orizzonti e poter guardare il mondo dall’alto è il sogno che accomuna tanti bambini che poi scelgono di diventare piloti. Alcuni decidono di entrare nell’aviazione dell’esercito italiano, altri invece intraprendono la carriera per poter guidare degli aerei di linea commerciale. Ma quanto guadagna davvero un pilota di linea? E quali studi servono per poterlo diventare? Queste sono le due domande a cui rispondiamo oggi.
Diventare pilota di linea, dove studiare
La prima cosa da sapere è che per diventare un pilota di linea bisogna necessariamente frequentare l’ATO. Si tratta di una scuola autorizzata dall’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e che organizza corsi in tutta italia per addestrare piloti. Attraverso l’ATPL diventa possibile conseguire alla fine dell’addestramento la licenza ATPL, Airline Transport Pilot License, l’unica che abilita alla guida dei veicoli in aria.
Per quanto invece riguarda lo stipendio, questo varia in base all’esperienza che si è accumulata nel tempo, e il grado raggiunto.
Lo stipendio di un pilota di linea
In genere un pilota di linea ai suoi primi anni di carriera percepisce uno stipendio che va dai 1.400 ai 3 mila euro al mese. Dopo alcuni anni di carriera però, la sua retribuzione mensile può alzarsi dai 3mila ai 5mila euro. Molto più consistenti sono invece i guadagni nel momento in cui si riesce a diventare Comandante. In questo caso infatti lo stipendio oscilla tra i 6mila e i 10 mila euro al mese.
Ma non solo, perché se si finisce a lavorare per una delle compagnie di volo più importanti al mondo, lo stipendio può essere anche molto più alto, e arrivare fino a 20mila euro al mese. Bisogna però precisare che è importanti anche la nazione in cui si svolge servizio, perché le retribuzioni cambiano. In America ad esempio, questo lavoro è in media pagato di più rispetto all’Europa.
